30 aprile 2008

la luna di pomeriggio


FIUME BIANCO_STEFANO DIANIN


"La luna di pomeriggio nessuno la guarda, ed è quello il momento in cui avrebbe più bisogno del nostro interessamento, dato che la sua esistenza è ancora in forse. E' un'ombra biancastra che affiora dall'azzurro intenso del cielo, carico di luce solare; chi ci assicura che ce la farà anche stavolta a prendere forma e lucentezza? E' così fragile e pallida e sottile; solo da una parte comincia ad acquistare un contorno netto come un arco di falce, e il resto è ancora tutto imbevuto di celeste. E' come un'ostia trasparente, o una pastiglia mezzo dissolta; solo che qui il cerchio bianco non si sta disfacendo ma condensando, aggregandosi a spese delle macchie e ombre grigiazzurre che non si capisce se appartengano alla geografia lunare o siano sbavature del cielo che ancora intridono il satellite poroso come una spugna".

Italo Calvino, "La luna di pomeriggio", (in Palomar)

1 commento:

Gabriele Zeetti ha detto...

Sono molto belle queste parole scritte da Italo Calvino.
E' proprio vero che molto spesso la luna pomeridiana non viene osservata con occhi come quella notturna ma venga confusa tra le nuvole o quasi dimenticata.

Un bacio da Firenze .Gabriele

P:S: "Vieni a trovarmi ogni tanto nel mio blog,mi fa piacere"!


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