23 settembre 2008

è tornata la Gru...

[di Raimondo Iemma]


Una città è sempre e tutta contemporanea; è fatta di elementi incompatibili, se colti uno per uno, ma che hanno molte cose da dirsi, se noi ci facciamo messaggeri dall’uno all’altro; e, naturalmente, mentre trasportiamo i messaggi, segretamente li leggiamo.

Giorgio Manganelli



Caro Davide, è oramai quasi chiaro

che il futuro è stato edificato dal tetto

delle pallide mura d’un solarium.



E ciò che negli anni è stato detto

suona vile, inutile o superbo, o forse

niente di tutto questo... Proprio oggi



risalendo lo Stivale, dalle nuvole

ho veduto il Niente: ed erano

i miei occhi troppo stanchi,

il fitto quotidiano frusto in braccio,

le raccomandazioni sempre uguali di una hostess…



Una volta fatta l’Italia, si è voluto

disfare gli italiani. Saltando

in aria treni, banche, stazioni

un silenzio, forte e durevole, è stato emesso.



Per questo accetto. Per parlare

gli anni a venire come un diverso

passato su cui poter agire. Per dire

la poesia là dove si dice non possa aver radici,

le nuove leggi nel dibattito parlamentare,

il matto fuoco che arde strade e coste



e ancora il gelo nei cuori, tutto il disumano

travestito da utopia, le povere mattine senza storia,

quelle dei Lanza e Porceddu incontro all’alba dei mitra

poi il distico endecasillabo, epitaffio dei giornali

Un sardo e un siciliano ventenni

da pochi giorni in servizio al carcere…


www.lagru.org

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