Il baobab prende piede
Assedio nel mio cuore
Immobilizza la possibilità
Di un nuovo amore.
Cambia il fato in tempo
Passato
Esausta mi lascia abbracciare
Il sordo tronco.
Inaccessibile
Di scorza dura più della pietra
Il baobab grandeggia nella sera
Di solitudine avversa.
E io che son diversa
Riverso le lacrime
Bagno le sue radici
Aggrottate come sopracciglia
Sorprese di tanto amore
Infastidite
Dell’ardore incomprensibile
Canto di nuova linfa.
Scusami baobab
Mai addomesticato
grande e grosso
ma meschino
prezzo salato
come la resina sciolta
la scorza dura
a cui mi son rivolta.
1 marzo 2008
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